Il paese di Bova è dominato dall’alto dalle rovine dell’antico Castello Normanno, risalente al secolo XI e rafforzato in seguito dagli Aragonesi. Gli stretti vicoli di Bova si intersecano sotto il vigile controllo del castello, e si uniscono in un labirinto di suggestivi passaggi dominati dal calore delle pietre e da un’atmosfera sospesa. Passeggiare per le strade del paese è il modo migliore per conoscerne l’essenza e non perderne nemmeno uno scorcio. Tra portali in pietra e saliscendi pittoreschi, Bova è capace di regalare emozioni davvero autentiche.
A partire da quella che colpisce ogni visitatore alla vista dell’originale monumento che decora una delle piazze principali di Bova: dal 1987 infatti Piazza Ferrovieri d’Italia accoglie una pesante locomotiva Ansaldo Breda, un ornamento decisamente curioso, specialmente per un paese dove la ferrovia non è mai arrivata. Cosa simboleggi è discusso: c’è chi dice sia dedicata ai ferrovieri che hanno lavorato alla vicina ferrovia Ionica, c’è chi sostiene sia invece una malinconica memoria di chi da Bova a bordo di un treno se n’è andato, contribuendo al drastico calo della sua popolazione.
Esplorando il territorio di Bova, chiamata anche Vuà dagli abitanti del posto, si incontrano anche eleganti palazzi nobiliari come Palazzo dei Nesci Sant’Agata, risalente al XIX secolo o il Palazzo del Municipio, eretto sui resti di un precedente edificio, la cui vecchia cappella ospita oggi l’ufficio turistico locale. Bova vanta anche la presenza di numerosi edifici religiosi, tra i quali spicca il Santuario di San Leo, patrono del borgo, l’adorazione del quale è particolarmente sentita dai locali. Le reliquie del santo sono gelosamente custodite da un’urna d’argento e sull’altare della chiesa svetta una statua dello stesso opera di Rinaldo Bonanno.
La Concattedrale di Bova o Cattedrale di Santa Maria dell’Isodia, è situata in una posizione sopraelevata rispetto al centro storico, in prossimità del Castello Normanno, ed è stata edificata sulle spoglie di un’antica chiesa bizantina. Custodisce opere di rilievo, tra le quali la statua in marmo della Madonna col Bambino, opera sempre del Bonanno del 1584.
Meritano una visita anche la tardo rinascimentale Chiesa dello Spirito Santo e la Chiesa di San Rocco, mentre per un’immersione nella cultura locale da non perdere gli interessanti musei della cittadina: il Museo della Lingua Greco-Calabra, tempio della lingua grecanica, il Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte ed il Sentiero della Civiltà Contadina, un museo a cielo aperto che si snoda tra i vicoli del borgo e permette di osservare strumenti antichi, torchi, mulini ad acqua e altri oggetti appartenenti agli usi contadini dei tempi che furono. Non si può lasciare Bova senza essersi affacciati dalla celebre balconata di Bova, un entusiasmante punto panoramico dal quale è possibile ammirare l’arco costiero poco distante.